La resistenza elettrica è una delle prime caratteristiche esaminate dagli ingegneri nel valutare il nastro conduttivo per applicazioni di schermatura e messa a terra. Oggi più che mai, si affidano ai risultati dei test forniti dal produttore per garantire prestazioni adeguate dei dispositivi. Tuttavia, i metodi di test variano da produttore a produttore, e molti non specificano i protocolli utilizzati.
Molti nastri conduttivi vengono testati e classificati in base alla loro conduttività. In apparenza, sembra logico: la schermatura e la messa a terra dipendono dalla conduttività del materiale. Tuttavia, la resistenza elettrica può essere un indicatore più pertinente e accurato per valutare le prestazioni in condizioni reali.
La conduttività è una proprietà intrinseca del materiale, indipendente dalle sue dimensioni o dalla sua forma. La resistenza, invece, dipende dalle dimensioni effettive del materiale (lunghezza, larghezza, sezione trasversale), rendendola un indicatore di prestazioni più preciso e specifico. Permette inoltre di valutare le prestazioni in modo affidabile su determinati substrati. Tenendo conto della resistenza di contatto (influenzata dalla resistività, dalla rugosità o dalla durezza del substrato), otteniamo misure più rappresentative delle prestazioni effettive dei componenti nelle loro applicazioni concrete.
È possibile misurare la conduttività di un materiale basandosi sulle sue esatte dimensioni fisiche e sulla sua geometria, ma ciò comporta test più complessi, spesso difficili da riprodurre. Inoltre, è più dispendioso in termini di tempo: il calcolo della conduttività richiede in genere un passaggio aggiuntivo, il quale deve includere la resistenza di contatto e si basa su misure di resistenza precise.
È sempre preferibile che i test successivi sui materiali possano facilmente replicare le prestazioni indicate nelle schede tecniche del produttore. Senza gli strumenti giusti, la misurazione di nastri conduttivi può presentare difficoltà. Un tecnico può utilizzare un multimetro con una sonda affilata. Un nastro conduttivo presenta in genere un adesivo con elementi elettroconduttivi al suo interno. Sonde strette o affilate potrebbero non entrare in contatto con un numero sufficiente di particelle elettroconduttive per ottenere misurazioni di resistenza accurate o costanti.
Inoltre, i nastri conduttivi 3M hanno generalmente una resistenza molto bassa, così bassa che alcuni multimetri portatili non riescono a misurarla con precisione. Per risultati affidabili, si consiglia di utilizzare multimetri da laboratorio più avanzati dotati di sonde piatte.
Molti produttori di dispositivi di controllo EMI, come i nastri conduttivi, si affidano a metodi di prova standardizzati nel settore, come gli standard MIL, per valutare le prestazioni dei loro prodotti. Tuttavia, per gli utenti, questi risultati sono spesso difficili da riprodurre.
3M testa la resistenza dei suoi nastri conduttivi utilizzando i propri metodi rigorosamente standardizzati: 3M ETM-7 ed ETM-12. Questi protocolli proprietari consentono di ottenere risultati accurati in condizioni prossime a quelle di utilizzo reale. I dati vengono pubblicati nelle schede tecniche dei prodotti, facilitandone la riproduzione da parte di chi esegue la valutazione. Ciò contribuisce a garantire una maggiore affidabilità fin dalle prime fasi di progettazione.
Il metodo di prova 3M ETM-7 misura la resistenza elettrica lungo gli assi XY attraverso l'adesivo. La scheda di prova ETM-7 è dotata di elettrodi in rame placcato oro e una striscia di nastro conduttivo viene applicata con il lato adesivo rivolto verso il basso tra gli elettrodi, simulando un processo di produzione standard. Il nastro viene laminato manualmente e poi arrotolato con un rullo di gomma da 2 kg per garantire un'area di contatto uniforme di 10 mm × 10 mm tra il nastro e gli elettrodi. Dopo un periodo di riposo, la resistenza CC viene misurata utilizzando un micro-ohmmetro. I risultati vengono registrati dopo 5 - 30 secondi per la resistenza iniziale.
Per misurare la resistenza elettrica sull'asse Z attraverso l'adesivo, due strisce di nastro vengono posizionate sugli elettrodi della scheda ETM-7 e una scheda di test ETM-12 viene applicata al di sopra, con l'elettrodo in rame placcato oro rivolto verso il basso. Questo metodo crea un circuito completo per misurare la resistenza dei nastri biadesivi su substrati specifici: la scheda ETM-12 può essere realizzata con qualsiasi numero di metalli, come alluminio o acciaio inossidabile. Il tutto viene laminato a mano per un'area di contatto di 10 mm x 10 mm tra i nastri e gli elettrodi, e laminato con un rullo di gomma da 2 kg per simulare i tipici processi di produzione. Dopo un periodo di riposo, la resistenza CC tra gli elettrodi viene misurata con un micro-ohmmetro. I risultati vengono registrati dopo 5 - 30 secondi per la resistenza iniziale.
3M esegue questi test di resistenza sulla sua vasta gamma di nastri conduttivi 3M™ Electrically Conductive Tapes. I risultati sono pubblicati nelle schede tecniche dei prodotti, fornendo una base affidabile e riproducibile per la valutazione delle prestazioni di schermatura e messa a terra in applicazioni specifiche. È inoltre possibile eseguire test aggiuntivi su schede di prova con substrati diversi. Per saperne di più, rivolgiti a un tecnico esperto 3M al fine di ottimizzare le tue soluzioni EMI per le applicazioni in condizioni reali.