Come scegliere un nastro flessografico

• Giorno dopo giorno, la qualità della stampa flessografica continua a migliorare. Ciò è particolarmente evidente nel caso degli imballaggi flessibili, che in precedenza venivano realizzati con altri sistemi e ora vengono stampati utilizzando la flessografia. Questo nuovo livello di partecipazione del settore è dovuto agli sviluppi tecnologici relativi a tutti gli elementi coinvolti nel processo.

  La possibilità di stampare usando un maggior numero di colori, la tecnologia di stampa senza ingranaggi, i sostanziali progressi a livello di montaggio, la migliore definizione della stampa a punti mediante l'elaborazione di fotopolimeri digitali e inchiostri ad alta pigmentazione, il controllo sempre maggiore sul carico di inchiostro nelle celle dell'anilox e la possibilità di avere diverse densità del nastro in funzione del lavoro da stampare sono fattori che contribuiscono tutti a ottenere un migliore controllo sulla definizione del pixel e, di conseguenza, una maggiore uniformità rispetto ad altri tipi di stampa.

  Parlando nello specifico di nastri flessografici, è necessario chiarire che non solo questi elementi di giunzione fissano i cliché ai cilindri o ai manicotti, ma anche che l'adesivo sul lato del cliché offre prestazioni eccellenti per evitare il sollevamento del bordo e migliorare le velocità di stampa.

È importante sottolineare che un nastro può influire su diversi aspetti della stampa flessografica:
 

1. Registrazione
2. Velocità della macchina
3. Usura dei fotopolimeri
4. Dimensione del punto stampato
5. Regolazione della pressione nella macchina

È quindi importante valutare i seguenti aspetti per poter scegliere il nastro giusto:
 

• Facilità di applicazione del nastro sui cilindri o sui manicotti: alcuni nastri rendono il montaggio più semplice, riducendo il tempo totale di questa operazione
• Eliminazione delle bolle tra la piastra fotopolimerica e il nastro: le bolle d'aria tra la piastra fotopolimerica e il nastro provocano un difetto durante la stampa che causa arresti della macchina, tempi di fermo e costi legati agli sprechi
• Sollevamento del bordo del fotopolimero dai cilindri o dai manicotti: quando si verifica il sollevamento, la piastra fotopolimerica segna il substrato di stampa, generando linee o difetti di stampa, pertanto la scelta di un nastro con un'adesione ben bilanciata è il modo migliore per eliminare questo problema
• Uniformità nel calibro del nastro: questo fattore è fondamentale per la registrazione della stampa
• Resilienza del nastro in schiuma: un nastro che resiste alla compressione semplifica l'esecuzione dei processi a velocità più elevate mantenendo la qualità di stampa
• Gamma completa di prodotti: densità diverse della schiuma consentono tipi di stampa diversi con qualità eccellente, ad esempio sfondi o linee piene, una combinazione di stampa, processo o mezzetinte
• Resistenza chimica e meccanica del nastro ai solventi nell'inchiostro e agli effetti di pressatura: ciò aiuta a ridurre la possibilità di sollevamento del fotopolimero
• Il nastro deve consentire una facile rimozione della piastra fotopolimerica: ciò riduce la possibilità di danneggiare la piastra
• Il nastro deve consentire l'eliminazione delle bolle d'aria tra il cliché e il nastro stesso anche dopo diversi giorni di stoccaggio in attesa della stampa: ciò riduce la necessità di rilavorazione in seguito allo smontaggio e al rimontaggio a causa di nastri con scarsi livelli di adesione

Come si può vedere, i nastri flessografici sono elementi fondamentali nella stampa flessografica e, come per ogni variabile di stampa, è necessario eseguire test di stampa per verificare le prestazioni del prodotto. Ci auguriamo che le caratteristiche consigliate in precedenza per i nastri flessografici aiutino gli addetti alla stampa a scegliere l'alternativa migliore per realizzare il principale obiettivo di generare stampa di qualità e uniforme a un costo contenuto.

Omar Arias - Adv. Specialist Application Engineer

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